ONE PIECE: come si risveglia un frutto del Diavolo?

da Sommobuta
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risveglio dei frutti del Diavolo

Il Risveglio dei frutti del Diavolo, questo sconosciuto

Il combattimento con Donquixote Doflamingo, ma soprattutto quello contro Katakuri ha messo di fronte a tutti noi lettori uanpisosi la realtà dell’esistenza di un fantomatico “Risveglio dei Frutti del Diavolo”, che conferisce al possessore delle abilità strabilianti. Pertanto la domanda è semplice: come funziona il risveglio dei frutti del Diavolo?

Sappiamo che chi risveglia il proprio frutto è in grado di modificare l’ambiente circostante, trasferendo le proprietà del proprio frutto a ciò che lo circonda. Doflamingo era in grado di tramutare palazzi e abitazioni in fili che utilizzava come armi, Katakuri riesce a tramutare il Mirror World in un agglomerato di mochi da usare a proprio piacimento.

Come ci riesce?

Premettendo che questa è una ILLAZIONE e una pura IPOTESI – nonché una mia personalissima opinione – non mi dispiacerebbe se il risveglio del frutto del diavolo non contemplasse power up specifici, ma scaturisse unicamente dalle abilità del possessore del frutto.

Mi spiego meglio.

In tutti i battle shonen, una delle componenti classiche è l’utilizzo dell’energia spirituale, il KI.
Da Dragon Ball ai Cavalieri dello Zodiaco, passando per Hunter x Hunter o tutti gli shonen manga degli ultimi 30 anni, tutti, pur con le loro varianti, presentano un “Ki” o l’energia spirituale.

One Piece non fa eccezione. L’energia spirituale è presente sottoforma di quello che viene chiamato (non a caso) HA-KI.
In One Piece, il KI (ovvero l’Haki, “l’ambizione”) è un tipo di energia che serve al combattente sia per attaccare che per difendere, e come sappiamo esistono 3 diverse tipologie.

  • L’Haki dell’Osservazione (che consente a chi lo utilizza di percepire posizione e movimenti dei nemici);
  • L’Haki degli Armamenti (che consente a chi lo utilizza di indurire a piacimento tutte le parti del proprio corpo, a scopo di attacco o di difesa);
  • L’Haki del Re Conquistatore, che è una abilità innata, una vera e propria emanazione del proprio spirito guerriero, che consente di intimidire avversari che non sono alla propria portata.

La mia idea del risveglio dei frutti del Diavolo è molto semplice.
E se il risveglio dei frutti del Diavolo non fosse altro che il principio del KI applicato al frutto del Diavolo? In questo caso, come un combattente è in grado di emanare il proprio Haki sia per percepire l’ambiente circostante (in modo da prevedere la posizioni e gli attacchi del nemico), sia per difendersi o attaccare indurendo le parti del proprio corpo, potrebbe emanare la propria energia spirituale servendosi del suo frutto.

E come l’Ambizione influenza l’ambiente circostante e il corpo di chi lo emana, l’Ambizione derivante dal potere di un frutto del Diavolo (o sprigionato in combinazione col frutto) potrebbe essere in grado di manipolare l’ambiente circostante.

In questo modo, il risveglio dei frutti del Diavolo sarebbe una cosa naturale per un utilizzatore dell’Ambizione, non sarebbe una forzatura narrativa, ma soprattutto prescinderebbe da qualsiasi power-up improvvisato, dato che è un tipo di potere che un fruttato potrebbe imparare a utilizzare col tempo, con l’esperienza o con l’addestramento.

Voi che ne pensate?

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