Etimologia nipponica: il “nome tabù” di Trafalgar D Water Law

da Gabriele "Il Re" Bertoloni
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nome tabù

Cos’è il nome tabù di cui parla Trafalgar D Water Law?

Stavo rileggendo vecchie traduzioni e mi sono imbattuto nel dialogo in cui Law dice a Buffalo e Baby 5 che il suo nome è Richard Phil… no, questa è un’altra storia… dicevo, il suo nome è Trafalgar D Water Law. La cosa strana è che Law afferma testualmente: “D è un nome nascosto, mentre Water è il mio nome tabù.” Al che mi sono chiesto che cosa significasse quel “nome tabù” e sono andato a vedere cosa traduce la Star Comics. Loro scrivono: “D. è un nome da nascondere, Water si usa per chi è defunto.” Visto che le due frasi cozzano parecchio, sono andato ad indagare e sono finito sulla wikipedia giapponese, dove ho scoperto cosa diavolo significa questo termine particolare nipponico conosciuto come “imina”.

Imina significa “nome tabù”, tradotto anche come “nome vero”, ed è legato attualmente alle persone defunte e ai nobili. Il concetto di nome tabù ha origine in Cina, noto come huì (), dove si riteneva irrispettoso riferirsi ad una persona con il suo vero nome quando questa non era uno stretto conoscente: da qui nasce il concetto di nome tabù. Inoltre, gli imperatori cinesi vietarono l’uso dei caratteri dei loro nomi in modo che nessuno potesse utilizzarli tranne che loro stessi, il che diventava un problema quando i caratteri in questione erano particolarmente comuni.

Nel Giappone antico, il nome vero era raramente pronunciato, poiché si credeva che conoscerlo poteva renderti in grado di influenzare il fato del suo possessore. Chiedere ad una giovane donna il suo vero nome equivaleva ad una proposta di matrimonio e se la donna lo svelava era come se avesse accettato la proposta. Esistevano, inoltre, dei nomi d’infanzia che andavano a nascondere il vero nome. Questi venivano poi mutati nei nomi veri quando si raggiungeva l’età adulta, i quali erano comunque spesso tenuti nascosti. Il nome vero completo veniva usato per distinguere ufficialmente la persona durante la cerimonia del Gempukku, un rito di passaggio dopo il quale si è ufficialmente riconosciuti come membri di un clan, guadagnando relativo status.

Nel Giappone moderno, il nome tabù riguarda solo l’imperatore, a cui ci si riferisce solo come Tennō Heika (Sua Maestà l’Imperatore) o Kinjo Heika (Sua Maestà in carica). Il popolo giapponese ha avuto tanto rispetto di questa usanza che gli storici hanno dimenticato moltissimi nomi veri di altrettanti personaggi storici. Inoltre, quando una persona muore, il suo vero nome diviene tabù e non è più pronunciato.

Ahimè, da questo discorso non ho cavato un ragno dal buco, perché non sono riuscito a capire perché Law debba essere il primo e il solo nella storia a possedere un nome tabù, ma almeno mi sono chiarito che cosa sia questo “imina” di cui non avevo capito nulla fino ad ora. Mi sembra una cosa troppo particolare per averla inserita così, come se nulla fosse, guarda caso ad un personaggio che ha la D nel nome, e sono propenso a pensare, per quanto non si possa definire errata a livello di traduzione, che la versione della Star Comics non sia giusta con il contesto. Perché in questo caso “Water” si dovrebbe usare per chi è defunto? Law è vivo e vegeto. Non è più facile che il suo nome tabù sia dovuto al fatto che nel North Blue la sua famiglia fosse considerata importante, magari perché composta da medici di fama e quindi facenti parte di un clan? O tutta questa faccenda è semplicemente una trovata di Oda, che ha voluto sviluppare il personaggio successivamente e si è inventato questa cosa del nome tabù? Quest’ultima ipotesi, sinceramente, mi sembra una trovata poco convincente, soprattutto perché la sua famiglia ha un peso sulla trama molto grande a livello storico.

Come al solito, chi vivrà vedrà.

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