One Piece 1064: ghiaccio nero, le Eumenidi, calma sismica

da Stefano 'Cenere' Potì
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Chiamiamo libero un uomo che vive per sé e non per un altro.

– Aristotele, Metafisica

Aberrare a proposito.

Salve genti! Benvenuti nella consueta rubrica: incubi&deliri di Eiichirō Oda. Ok ok, torniamo (per quanto possibile) seri, era per rompere il ghiaccio suvvia, e di ghiaccio ci sarà da parlare… oh si.

Analisi capitolo 1064.

Un breve Elzeviro per poi tuffarci subito nella ciccia, perché il sensei si sta palesemente scatenando.

Eiichirō in fabula

Recentemente sento dire frasi come ha ritrovato l’ispirazione oppure finalmente ha ripreso il ritmo. Nel mondo dei professionisti non esiste una cosa simile. Come spiegai precedentemente uno scrittore è l’architetto di un universo. Ma, il proverbio usato come incipit di questo articolo la dice lunga. A parte la base concettuale, va benissimo per il duplice concetto di allontanarsi/deviare dalle caratteristiche comuni di un contesto consueto. Ma, l’autore sa esattamente cosa sta facendo.

Oda sensei ha dichiarato (l’anno scorso) di voler chiudere in 3/5 anni, Wano da sola è durata sui quattro, qui si avvalora la semplice constatazione della brevità delle saghe che vedremo. Sta cambiando la narrazione, si, ma con un punto di singolarità. Seppur diluite: stanno arrivando le prime risposte. Ovviamente forniscono mille nuove domande, ma chi non manterrebbe l’hype fino l’ultima tavola? Per singolarità intendo la mini-avventura. Avrete notato che non ne parlo mai, ma non oggi. Le mini-avventure avvengono (a grandi linee) un mese e mezzo prima della linea temporale che leggiamo nel capitolo. Aokiji, pardon, Kuzan fa la sua comparsa ufficiale come Kurohige Kaizokudan. Ma soprattutto: è la prima volta che Oda mischia l’intreccio e l’analessi.

In termini di stile, rispettivamente:

  • Intreccio: la poetica di una trama, i collegamento dei fatti narrati, le infinite possibilità. Immaginate di intrecciare fili distinti (le vicende narrate) in un insieme coerente, ma in modo che i singoli fili appaiono e scompaiono a intermittenza
  • Fabula: la narrazione cronologica dei fatti, nel rispetto dell’ordine e della logica

La mini-avventura è la retrospezione che anticipa (e, tramite Pudding ricollega) i fatti narrati nel capitolo: non era mai accaduta una cosa simile. Ho pensato contemporaneamente che tocco di classe/che paraculata immensa, ve lo giuro. A me è piaciuto: e tanto anche. Immaginare Kuzan al soldo di Teach è un conto, vederlo è tutt’altra cosa. Peraltro richiama ferocemente il suo coinvolgimento proprio nell’intreccio. Pirata o elemento della S.W.O.R.D? Cosa farà vedendo Kobi? Sarà vera la mia sinistra ipotesi?

‘come testi la fedeltà di un ex-marine? Semplice, gli chiedi di uccidere un altro marine.’

me stesso medesimo

Vedremo, dopo Wano niente è impossibile, niente. Andando in chiusura con l’Elzeviro… la citazione di Aristotele (in apertura) è un omaggio all’epigrafe morale di Teach sui sogni degli uomini. Al suo modo di vivere ed essere pirata. E quanto lui e Luffy siano facce della stessa medaglia. E riguarda anche l’analessi della mini-avventura, perché proprio grazie alla poetica di Aristotele: le trame narrative sono state descritte come aventi un inizio, una parte centrale e una fine.

O meglio: l’intreccio che sta finalmente diventando fabula. Ovviamente contando sempre sulla correttezza, il rigore morale ma soprattutto la serietà del sensei e del suo staff, eh

E.O. – Aò, ho chiamato Stella il corpo principale nel 1062, l’ho scritto in Rōmaji, sai che pippe mentali si fanno i lettori italiani?

Team- Risate generali

– Oda e i suoi editor

Il sensei perde il pelo ma non il vizio. Criminale, ma lo amiamo proprio per questo no?

L’umorismo non deve mai mancare, mai genti, perché in questa mia piccola spirale ellenica… teniamo a mente di essere a Egghead, una saga il cui punto cardine è la moralità. Anche se intercalata tra frammenti comici e dialoghi pepatissimi, vive della tematica macchina-coscienza, che potrebbe aprire una analisi più spietata della realtà scientifica, se non (addirittura) dell’arroganza verso la natura. Temi sociali importanti. Di cui tutti, filtrata da una patina menefreghista e monetaria, abbiamo una visione miope. Il perché? Chiedetelo a Tetsuya Chiba, Asao Takamori o Gō Nagai.

Perché i fumetti sono specchio della nostra società. Non mi stancherò mai di dirlo.

Ma qui il regista è Oda sensei. E il suo eloquio comico farà sempre da intermezzo. Capitolo 1064, pronti?

Scateniamoci

Il bianco e il nero

Adescamento, ma si, iniziamo con terminologia scacchistica, tanto l’incontro tra Law e Teach sembra sia una circostanza del destino, sia una partita a scacchi: un sisma monocromatico.

Un tono meno aulico, dite? Ma con simmetria mirabile? Allora…

Stanno per farsi un c*lo come una capanna.

Chiedo venia, si diceva… Oda sensei non scamma, ci riporta sulla scacchiera, dove i pezzi erano in procinto di muoversi. Il Nero (se non cogliete i mille riferimenti: state leggendo l’articolo sbagliato), e il Bianco (unico superstite della piaga bianca di Flevance) si fronteggiano. E qui, qui Oda ci ricorda prepotentemente di che pasta sia fatto Law, che non fa una piega, anzi, è impressionato da Teach: quanto lo sarebbe Undertaker dinanzi al poster motivazionale di un gattino.

E muove i pedoni.

Hakugan, al Polar Tang, Penguin e Shachi: sott’acqua. E non solo. Scatena un attacco (l’Amputate) con il quale taglia di netto Stronger. Fermi tutti, piccola parentesi, a tal proposito non potete perdervi il video del Re, fidatevi di me

Vi lascio il link, genti

Allora, solo su questa scena possiamo fare dei discorsi specifici, e molto interessanti. Visti i fatti, Teach non ha la minima idea di cosa sia quella tecnica, ma capisce immediatamente sia nella portata del risveglio, il che porrebbe il pirata ben oltre il livello di conoscenza media, delineando due possibilità, narrativamente:

  • ha avuto accesso (per motivi di trama, quindi ignoti) alla vera e perduta enciclopedia dei frutti
  • oltre che di archeologia, sia un appassionato di filologia, e questo la direbbe lunghissima. Visto che dice non è il potere di cui ho sentito parlare. Capito a che livello è Teach? Praticamente si informa costantemente sui frutti: prende appunti peggio di Midoriya in MHA. Vecchio cuore assoluto

Attenzione: sarebbe la reazione di chiunque dire: che diamine è? Certamente. Ma non sono state le reazioni di Big Mom, imperatrice di lunga data. Sembrava quasi… teach aggiornasse un quaderno mentale di nozioni. Occhio: la mia può essere mera sovranalisi, o magari, a questo punto della trama, è lecito che Oda rilasci maggiori considerazioni sui frutti. In qualsiasi caso, la sua conoscenza in tema è ben sopra la media. Escluso Vegapunk.

Per quanto riguarda Stronger, non vorrete farlo uscire di scena così? Per Doc-q sembra di si, quel che dice sembra un addio ad un fedele nakama. Ma si parla di One Piece. A livello di trama, abbiamo perso uno dei nostri preferiti rifiuti degli inferi? Chi lo sa. Di una cosa sono convinto, gli Zoan mitologici (Zōn-kei Genjūshu) sono molto più rari dei rogia stessi (Kizaru, capitolo 554), e conferiscono capacità uniche. Che non concede nessun frutto. Non fatemi fare liste, bastino due nomi recentissimi: Luffy, Yamato. Santi numi, sensei, non hai fatto una strage di Foderi Rossi… e mi ammazzi Stronger così? Suvvia.

Ha attinenza? Naaah, ho solo notato una possibilità. Si parla dell’universo di Oda… patria di tette anti-gravità e caccole esplosive. Di genti che si fanno esplodere e forse ti ricicciano fuori (Pedro, sei tu?) Quindi: la mia reazione sarà pacata e composta: sensei ti prego non farci fuori il Pestilenza di One Piece!

Scusate, ho ripreso padronanza di me.

Per la pratica Stronger vi rimando alla Fatal Reading, che presumo oggi sarà un imperdibile sabba infernale, eccovi il link!

https://m.twitch.tv/bikeandraft?desktop-redirect=true

Difatti, sulla scacchiera ci sono quasi tutti i pezzi, e rientra nella logica scacchistica. In fase di sviluppo il Cavallo (Stronger) e gli Alfieri si muovono anche prima della Torre, per creare una strategia. Barbanera scatena scosse sismiche su tutti, mettendo in mostra la sua anima che gronda tenebra: non ha fatto una piega per Stronger. Doc-q in perfetto clima di Halloween al trick preferisce decisamente il treat, scagliando mele esplosive sulle genti. Scatenando difatti un piccolo parapiglia.

E qui avviene una piccola meraviglia. Tra il serio e il faceto, tutti abbiamo pensato ad uno scontro a senso unico: a favore dei neri. Col piffero. La ciurma di Law è determinata, trasuda cazzimma a secchiate. Shachi (come un’orca) riemerge dai flutti, contrastando l’esplosione delle mele. E in un trittico potentissimo:

  • Shachi imbruttisce Doc-q facendogli capire che il North Blue è praticamente il Bronx dei mari
  • l’intera ciurma grida all’unisono che non sono al loro livello in una battaglia navale, imbruttendo di prepotenza: dichiarando che gli affonderanno la nave
  • nessuno si era accorto che il letale Van Augur si accingeva a freddare Law, tranne l’Alfiere: Bepo (ottima tonalità della percezione) lo previene in maniera impeccabile, chiamando rinforzi

Si muove la Torre (si, amo giocare a scacchi), Jean Bart intercetta il proiettile, suscitando addirittura perplessità in Van Augur. Volevamo una battaglia navale? Eccola qui, e in stile One Piece. Teach viene impalato dal lamento spettrale di Law (e qui si, è chiarissimo che non sappia niente di quella tecnica), per poi ricevere un terribile Shock Wille. E lo accusa, lo accusa decisamente. Il copione è sempre il medesimo: Teach studia benissimo le strategie, ma attacca a testa bassa senza ragionare. Van Augur stesso lo sottolinea, dopodiché salva il suo ammiraglio dalle acque, con il Warp. Il Bianco e il Nero si fronteggiano. Law chiede sorridente se tutti i suoi ufficiali siano provvisti di frutti, a risposta affermativa asserisce: capisci perché vi ingaggiamo nel terreno a noi congeniale?

Scacco matto.

Fermi, calmi. Oltre la metafora degli scacchi (se Oda non lo scamma, eh) questo duello fra imperatori è partito in maniera meravigliosa. Intanto, nella stiva… troviamo Pudding prigioniera. La cosa che fa riflettere è la sua espressione. Per anni è stata vessata dall’imperatrice, cresciuta sotto i suoi diabolici auspici, consapevole di essere uno strumento, al massimo una risorsa. Pudding è stata abituata ad accondiscendere in maniera sistematica, per far si che la madre si mettesse l’anima in pace. Tanto da subire una visione distorta di se, con l’andare degli anni… nella mente della ragazza si intessevano complicati arabeschi di fili intessuti come sentimenti contrastanti verso la madre, fino a generare negli angoli più bui: un alter-ego malvagio. Che poi si ridurrà a parentesi comica con Sanji. Ma, la sua espressione non è triste, arrabbiata, indignata.

È un’espressione di chi è in pace con se stessi, perfino sorridente, al punto da asserire se fosse viva non vi permettereste di parlare così. È… particolare, mi sarei aspettato tutta una serie di possibili espressioni da lei, ma mai una così matura e serena. Sono curioso di vedere gli sviluppi. Perché, forse, ci è stato mostrato solo il lato violento fra lei e la mammona? Nella speranza del risveglio è stata allevata per anni, e sappiamo benissimo che (a volte) i personaggi più monolitici… celano lati insospettabili

Immagine A) Kaido per 24 anni di One Piece

Immagine B) Kaido ubriaco nel capitolo 1037

Anyway

Che poi, Big Mom ha tirato le cuoia? Mh. Si, vabbè.

Mentre lo scontro tra imperatori infuria… Akainu si rassegna. Non si parla di tratti caratteriali, non si parla di forza: ma di burocrazia. La Marina ha le mani legate, nessun generale può dichiarare guerra senza il via libera dello stato. E rendetevi conto che lui dipende dai cinque astri di demenza (il romano che è in me urla: annamo bene, annamo!)

Tutto dipende da chi è al vertice, che agisce in una visione chiara e netta, tesa ai propri fini, e nel caso non si fosse d’accordo

cathedra mea regulae meae

– Imu-sama

Basti vedere la paura del CP-0

La furia dell’Erinni

Cambio scena, Egghead.

Bonney l’ha fatta semplice: incasino le età a tutti rendendoci inermi.

Qui Oda sensei utilizza una tecnica precisa: la giustapposizione. Osservate bene

La giustapposizione è un confronto implicito tra immagini, colori, parole distinte.

Serve a creare istintivamente antitesi. Generando nel lettore considerazioni e, successivamente, interpretazione, poiché i due elementi giustapposti sono agli antipodi. Ma considerate che l’antitesi si basa su binari concreti, mentre la giustapposizione è aperta alle sfumature. E di considerazioni su Luffy in particolare ne sto sentendo tantissime, complimenti.

Come d’altro canto ho sentito roberobe inaudite. Ma ora ci arriviamo.

Le genti fanno il punto. Luffy capisce perfettamente Bonney (questa sfumatura avrà risvolti, fidatevi), tutti la sostengono. Jinbe elargisce le sue nozioni su Orso, avete già letto tutti, vediamo cosa possiamo considerare. Non abbiamo idea di come fosse Orso pre-ergastoli, prima di essere scacciato dalla popolazione. Occhio: le parole sono potere. Le nozioni generiche non significano niente, niente, mai. Altrimenti Re Riku sarebbe un macellaio e Doffy un eroe. Pensateci.

Bonney perde le staffe, quello del padre è un omicidio in nome della scienza, tornando per un istante alla spirale ellenica: Bonney è esattamente una Erinni. Le benevole erano le dee vendicatrici dei crimini perpetrati alla famiglia, implacabili se i colpiti erano nella cerchia degli affetti.

Non lodare, o uomo, la vita incontrollabile, né quella che si piega al dominio di un tiranno

– Eschilo, Le Eumenidi

Quando (probabilmente) Bonney è l’unica a a sapere la verità. Si vedrà.

Soprattutto in questi punti l’ironia è fondamentale, Bonney afferra un oggetto (sapendo esattamente cosa sia) e… non vorrei tirarmela, ma ridendo e scherzando la volta scorsa ci avevo preso! Daje dde preveggenza!

Ho le prove vostro onore

Quella è una light saber, e basta. Bonney Wan Kenobi sfoga la sua rabbia sfasciando cose. Asserendo che suo padre non fosse un tiranno, di essere perfettamente a conoscenza dell’esperimento del cloni (chi ha detto Star Wars?), ma soprattutto: che VP fosse affascinato dalla natura genetica di Orso… in quanto appartenente ad una razza particolare.

Fermi, lo so. Ce lo so.

Stiamo pensando tutti alla terza famigerata razza: oltre i giganti e i lunaria. Ma sono illazioni, allora vi dò due pensieri che vi tormenteranno, sentite qui, non era forse solo il serafino di Orso che dovevano aggiustare? Ad essere problematico? Quindi, tre ipotesi:

  • era un mero guasto, ennesima casualità
  • il serafino di Orso potrebbe avere una deriva della sua coscienza
  • oppure, essendo VP un genetista… il problema del clone risiede proprio nelle caratteristiche genetiche della specie di Orso?

Ci sarà da divertirsi!

Trovar piacere nell’assurdo

Come vi dicevo, la rabbia, malvagità, riflessività: sono tratti predominanti, non unico modello di comportamento.

Lilith è disponibile e allegra, distribuisce informazioni, abiti, nozioni generali. È affabile e disinvolta. La condensazione delle nuvole? Sopra trovate il link del video del Re, conoscete la mia politica, inutile girare intorno ad un concetto: se viene già perfettamente espresso. Esattamente come fu sul pensiero su reale-irreale espresso da Atlas, e sviscerato psicologicamente da Mind, diamine, chi se non lui.

Quindi mi limiterò ad osservare che la formula shonen: paese che vai vestiti che trovi, è stata rispettata. Che Robin è uno splendore… maronne Franky! È un incrocio fra Abatantuono e Robocop, quest’ultimo per il visore: è identico. Per il Diego nazionale? Perché Franky è un truzzo, un tamarro, la devo censurare ma la riporto, per forza

‘Sò diabolico nel… complesso, sprupurziunato per quello che riguarda le dimensioni di -bip-! E se trovo la cyborg ciusta… me la ciuccio come n’aragosta.’

– Franky Abatantuono

E a noi piace così!

Per i rivoluzionari, parrebbe ci sia proprio un sodalizio fra le parti. Dire che ne ho sentite di tutti i colori: è un eufemismo. Non sbagliate a formulare teorie, eh (nel limite del canonico e del plausibile), ci mancherebbe! Per ora, ragionevolmente, soffermiamoci sull’unica certezza: c’è un legame. È già questo ricalibra tutta una serie di prospettive, d’altronde, il legame fra i due è un’ipotesi storica nasata dal Bike. Ora contano gli eventi, quelli che vedremo con questo Oda in stato di grazia

Calma sismica

Questo capitolo è la quiete prima della tempesta.

Ricordate i tre punti cardine: ambientazione, fabula e… umorismo.

Perché Oda sensei sta introducendo tensione in una struttura consolidata, alla ricerca di nuovi territori dell’immaginario. Ci sono parentesi più dure in One Piece (come nella vita reale), ci si trova difronte a certe ipocrisie umane, cinismo fine a se stesso, comportamenti discutibili se non deplorevoli. L’umorismo è funzione rassicurante, e genera speranza. Un abbraccio ilare e sarcastico che ci accompagnerà fino a Laugh Tale: cambiando il nostro modo di guardare questo mondo.

Godiamoci il viaggio, genti

‘La speranza è un sogno ad occhi aperti

– Aristotele

Cenere

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