Ōguchi no Makami: fra mito e fumetto

da Francesco Lionetti
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Il capitolo 1020 di One Piece ha rivelato importanti informazioni circa il potere di Yamato, figlia di Kaido autoproclamatasi “Oden”, in onore del leggendario eroe di Wano che si oppose alla sovranita dell’imperatore. Stando a quanto narrato nel capitolo, la giovane donna ha acquisito i poteri di un Inu Inu: modello Oguchi no Makami, un terrificante Zoan Mitologico.

Partiamo dunque dal frutto in sè. Questo maestoso potere concede a Yamato la possibilità di trasformarsi in un grande lupo divino, beneficiando cosi di un notevole incremento degli attributi fisici, dalla forza alla velocità, fino alla resistenza. Inoltre, la potente figlia dell’imperatore risulta essere in grado di sputare fiamme dalle fauci, una caratteristica che l’accomuna, per stile di combattimento, al padre.

Cosa rappresenta il potere di Yamato nella cultura e nella mitologia giapponese? il nome del frutto è una declinazione della parola “Oguchimagami”, il nome di una bestia sacra adorata anticamente in Giappone, precisamente nella prefettura di Nara, che in tempi remoti era denominata Provincia di Yamato. Curioso quindi il come Oda abbia giocato con la geografia e con la mitologia, fornendoci spunti di ricerca non indifferenti.

Il Makami, o Oguchi no Magami, era dunque una bestia mitologica dalle sembianze di un grosso lupo dalla grande bocca, divinizzato per la sua incredibile ferocia, ritenuta ben distante dal mondo terreno. La gente lo venerava non solo per timore, ma anche perchè pensava potesse proteggere i loro raccolti da cinghiali e cervi. Secondo la mitologia, la bestia era in grado di comprendere il linguaggio umano e di capire la natura delle persone, risultando essere un feroce giustiziere per i malvagi ed un potente protettore dei puri di cuore. Il Makami veniva inoltre considerato un vero e proprio baluardo contro il male, ed infatti, in occasione di disastri o eventi spiacevoli (provocati dall’uomo), si credeva che i sopravvissuti venissero salvati e protetti proprio dalla bestia.

Le pagine di storia avanzarono, ed il popolo giapponese cambiò le sue abitudini. La vità si spostò sempre più verso le regioni montuose, e la figura del lupo divenne sempre più rarefatta e meno spaventosa. Con il passare del tempo il Makami e la sua divinità si affievolirono, e la sua sacralità scomparve, lentamente, del tutto.

Siamo quindi di fronte ad un potere straordinario, ed a conferma di ciò abbiamo le parole di Kaido, che lo definisce un “frutto incredibilmente prezioso”. Siamo tutti molto curiosi di capire qual è l’estensione di questo frutto, in termini di potenza pura, ma anche di cogliere ulteriori riferimenti al folklore ed alla straordinaria cultura giapponese.

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